Polizza, in diritto, è un termine con cui si definisce il documento su cui è redatto un contratto di assicurazione e, per estensione, il contratto stesso.
In termini più astratti si definisce polizza il documento che comprova l'esistenza di un contratto assicurativo[1].
]L'etimologia di "polizza" (vedi incipit), e pure l'antiquato vocabolo "premio" per indicare il "prezzo" da pagare per assicurarsi, rimandano all'originaria natura, meramente aleatoria, del contratto assicurativo. Per parafrasare un classico esempio scolastico del diritto romano, "ti darò centomila Euro se la nave non arriverà dall'Asia".
Vista singolarmente, ogni operazione assicurativa è obiettivamente sempre una scommessa.
Ciò che la trasforma in un moderno (e lucrativo) atto economico, è la tecnica "assuntiva" (riferita all'assunzione di rischi omogenei), per cui l'assicuratore è in grado di avvalersi di tabelle di probabilità statistica e attuariale, in funzione delle quali il premio (ossia la tariffa) è calcolato per ciascun evento in modo da garantire all'impresa di assicurazioni un esercizio (statisticamente) vantaggioso del singolo ramo (danni, vita, incendio e così via).
Caratteristiche
Struttura negoziale. Da un punto di vista di teoria generale privatistica, si può affermare che il contratto in esame è ad effetto obbligatorio, "unilaterale" (nel senso che l'obbligazione è testualmente posta a carico del solo assicuratore), a prestazioni corrispettive (detto anche, con termine di schietta derivazione greca sinallagmatico ).
Le parti contrattuali
Sembrerebbe ovvio che le parti fossero: assicurato e assicuratore.
La realtà, come sempre, è un po' più complessa; quanto all'assicuratore, possiamo brevemente fare rinvio a quanto detto circa l'evoluzione da scommessa ad industria (sia pure con l'ulteriore precisazione che, naturalmente, per esercitare questa "industria" occorrono particolari autorizzazioni governative).
Per l'altra parte, per comprendere adeguatamente i contratti assicurativi e le relative polizze, è necessario distinguere tra:
Il costo determinato, detto "premio assicurativo" viene calcolato in base alla probabilità che l'evento stesso si verifichi, al grado del danno e alla somma assicurativa.
In termini più astratti si definisce polizza il documento che comprova l'esistenza di un contratto assicurativo[1].
]L'etimologia di "polizza" (vedi incipit), e pure l'antiquato vocabolo "premio" per indicare il "prezzo" da pagare per assicurarsi, rimandano all'originaria natura, meramente aleatoria, del contratto assicurativo. Per parafrasare un classico esempio scolastico del diritto romano, "ti darò centomila Euro se la nave non arriverà dall'Asia".
Vista singolarmente, ogni operazione assicurativa è obiettivamente sempre una scommessa.
Ciò che la trasforma in un moderno (e lucrativo) atto economico, è la tecnica "assuntiva" (riferita all'assunzione di rischi omogenei), per cui l'assicuratore è in grado di avvalersi di tabelle di probabilità statistica e attuariale, in funzione delle quali il premio (ossia la tariffa) è calcolato per ciascun evento in modo da garantire all'impresa di assicurazioni un esercizio (statisticamente) vantaggioso del singolo ramo (danni, vita, incendio e così via).
Caratteristiche
Struttura negoziale. Da un punto di vista di teoria generale privatistica, si può affermare che il contratto in esame è ad effetto obbligatorio, "unilaterale" (nel senso che l'obbligazione è testualmente posta a carico del solo assicuratore), a prestazioni corrispettive (detto anche, con termine di schietta derivazione greca sinallagmatico ).
Le parti contrattuali
Sembrerebbe ovvio che le parti fossero: assicurato e assicuratore.
La realtà, come sempre, è un po' più complessa; quanto all'assicuratore, possiamo brevemente fare rinvio a quanto detto circa l'evoluzione da scommessa ad industria (sia pure con l'ulteriore precisazione che, naturalmente, per esercitare questa "industria" occorrono particolari autorizzazioni governative).
Per l'altra parte, per comprendere adeguatamente i contratti assicurativi e le relative polizze, è necessario distinguere tra:
- contraente (la persona fisica o giuridica che stipula la polizza);
- assicurato (la persona fisica o giuridica il cui interesse è protetto dalla polizza);
- beneficiario (la persona fisica o giuridica destinataria della prestazione cui si obbliga l'assicuratore).
Il costo determinato, detto "premio assicurativo" viene calcolato in base alla probabilità che l'evento stesso si verifichi, al grado del danno e alla somma assicurativa.